Monday, March 10, 2008

c'era bisogno di analizzare 4000gemelli per arrivare a questo risultato???

Negli inglesi il feroce e surreale senso dello humour, il gusto della battuta sarcastica e la capacità di autodeprecazione sono caratteristiche innate: stanno nel profondo del loro dna. A differenza degli americani, geneticamente limitati alla scherzosità più innocente e gioviale. La scoperta è stata fatta all'università canadese dello Western Ontario analizzando il senso dello humour in duemila gemelli inglesi e in altrettanti gemelli americani. Negli Stati Uniti la tendenza al sarcasmo sembra soprattutto associata al contesto familiare in cui si cresce. In Inghilterra invece esiste in apparenza una solida "base genetica" che spiega il debole per l'umorismo negativo, aggressivo, mordente. Benché si considerino portatori di un senso dello humour più intelligente rispetto ai cugini di oltre Atlantico, gli inglesi non hanno però molte ragioni per andar fieri della 'scoperta' appena fatta in Canada: sarcasmo, autodeprecasione, umorismo sferzante sono infatti associati a tratti nevrotici di personalità, a problemi di depressione e ansia.

Thursday, March 06, 2008

arrivata e partita


per chi volesse saperlo è arrivata, cn molto ritardo e tanta stanchezza addosso ma è arrivata. cn tutto il trambusto che si porta dietro, cn la valigia e la borsa sempre più e più pesanti ma è arrivata. cn gli occhi semichiusi dalla stanchezza e molta confusione su giorni e orari ma è arrivata. è stata. è partita.
cn molto entusiasmo e moltissima voglia di fare. cn soddisfazione, energia, positivita' da vendere. cn tanta grinta e curiosità. cn tenerezza e voglia di restare è partita. e cn la valigia e la borsa sempre più pesanti...e qlc sa bene cosa intendo quando dico pesanti. anche se ha fatto finta di alleggerire il carico, è partita. ed io ho buttato uno sguardo più in là per sapere dove sta andando e da dove tornerà..spero senza ritardo, senza stanchezza e ancora più e più soddisfazione.

Monday, March 03, 2008

Corruzione e collusione...e troppa immondizia

"La munnezza è oro", diceva il collaboratore di giustizia, l'ex camorrista Nunzio Perrella, agli inizi degli anni '90. Lo diceva 20 anni fa e nessun fece niente. E' qui il primo responsabile: la mafia, che da queste parti si chiama Camorra.'O Sistema', come anche la si chiama, guadagna con il business dei rifiuti circa un miliardo di euro l'anno, tra fondi statali ed europei che riesce ad intercettare e il servizio di smaltimento dei rifiuti che offre. Un affare completo che serve un po' a tutti. Un esempio su tutti: se lo smaltimento dei rifiuti tossici - i piú pericolosi - costa tra i 20 e i 60 centesimi al chilo, la Camorra é capace di offrire il medesimo servizio a soli 10 centesimi. Come? Interrando.
La Campania oggi é la piú grande discarica europea e conserva sottoterra una quantitá tale di rifiuti che tirarla fuori dagli improvvisati depositi permetterebbe di formare una montagna alta 14 km su una base di tre ettari. Rifiuti, la cui maggior parte sono generati dalla produzione industriale del nord Italia e dei paesi europei...
Padre Alex Zanottelli, qual è la situazione attuale a Napoli? «Dio mio, è difficile spiegare la situazione oggi a Napoli. È a dir poco drammatica ma non, come pensa la gente, perché le strade sono piene di rifiuti. Quella, come spesso accade, può essere un'emergenza anche creata apposta per qualche ragione. Non giudico se sia questo il caso, ma per me il problema fondamentale è un altro». Quale? «Che la politica dei rifiuti attuati dalla Regione ha portato la Campania allo stello livello di tumori del Nord Est. Ma il Nord Est ha fabbriche e lavoro che la Campania non ha. Tutto questo a causa dei rifiuti, tossici e ordinari, sepolti dalla camorra. La malavita ha sotterrato rifiuti tossici nel triangolo della morte Nola-Acerra-Marigliano, a nord di Napoli nella zona di Giugliano, Quagliano, Castel Volturno e Marcianise e infine nelle campagne del Casertano dove sono finiti buona parte dei rifiuti tossici provenienti dal porto di Marghera. Se la camorra ha riversato rifiuti tossici in Campania, deve esserci pur stato un accordo con il mondo industriale del Nord. E su queste cose, per favore, quelli del Nord non vengano a prenderci in giro».Tutta colpa della camorra? «No, perché le istituzioni si sono comportate come la camorra. In quattordici anni di commissari straordinari sono stati spesi più di 1,5 miliardi di euro per produrre 6-7 milioni di ecoballe che di eco non hanno nulla: sono soltanto balle. Tre milioni di questi rifiuti incerottati nella plastica li trovi fuori Giugliano. Sono una discarica a cielo aperto con tanto di percolato». Perché si è arrivati a questa situazione? «Perché in questa regione non si è mai voluto promuovere la raccolta differenziata. Manca la volontà politica. Chiaramente la camorra ha il suo interesse che le cose continuino così ma è la politica che non fa più politica e invece fa affari. E al comitato d'affari va bene che si vada avanti con inceneritori e discariche. Mantenere questo tipo di ciclo di rifiuti avvantaggia sia la camorra sia gli industriali, i potentati economico-finanziari. Il risultato è che un diritto fondamentale come quello alla salute è oggi il diritto più violato in questa regione con una situazione davvero incredibile di tumori e neoplasie dovuti a queste nanoparticelle, alla diossina e ai metalli pesanti rilasciati dai rifiuti».Sempre contrario agli inceneritori? «Assolutamente sì. Ad Acerra ne vogliono costruire uno da 850 mila tonnellate. Sarebbe un peccato mortale. Ci guadagnerebbero soltanto gli imprenditori che per ogni tonnellata di rifiuto bruciato incassano 55 euro»...A Napoli sta vivendo una situazione simile a quella della sua missione in Africa. «Sì, ci sono molte somiglianze.Io vivevo a Korogocho, davanti alla discarica di Nairobi. Qui mi trovo in un'altra discarica. Io sono convinto che la speranza debba arrivare non più dall'alto ma dal basso. Da lì può partire il riscatto del popolo, della gente... Importante ora è aiutare la gente a capire, a scendere in piazza per difendere il diritto alla propria salute. Ché, alla fine, di questo si tratta»...Il problema si deve risolvere in Campania e lo si poteva fare già 2-3 anni fa quando è arrivato Bertolaso e si poteva avviare la raccolta differenziata. Ora avremmo eliminato l'80% dei rifiuti. In questo modo non facciamo altro che spostare la soluzione dei problemi in giro per l'Italia.Basta con questa roba. Educhiamo invece la gente a vivere più sobriamente, più semplicemente. Noi ora viviamo al di sopra delle nostre possibilità. L'11% della popolazione mondiale si pappa l'88% delle risorse. Se tutti vivessero come noi, avremmo bisogno di quattro pianeti terra per le risorse e di altri quattro per le discariche. Napoli è solo la punta dell'iceberg per ricordare a tutti che così non si può andare avanti»...«Prodi ci ha dato una mazzata inviando qui De Gennaro, che a Genova è stato un macellaio. Io sinceramente mi vergogno. Non questa la maniera di risolvere i problemi».