Wednesday, May 17, 2006

72 ore a Roma


Nella mostra72 ore a Roma c’è la Roma da cartolina, ma c’è anche un senso d’inquietudine. L’atmosfera è quella del Gran Tour. Un viaggio tra il giorno e la notte, tra la luce che illumina il candore del marmo, nell’abbandono romantico delle rovine, e l’oscurità che protegge lo sguardo, velandolo di malinconia.
Le cassette abbandonate a campo de’ Fiori, il vecchio zoo di Villa Borghese e più ancora quella Roma notturna e abitata da persone che guardano senza guardare - astanti disinteressati, chi persino addormentato su una panca – rivelano la sensibilità straordinaria e a tutto tondo di un artista spesso troppo identificato con immaginari sofisticati e patinati.
“La Roma di Helmut è un luogo silenzioso, magico forse, forse misterioso, un luogo oscuro, abitato da fantasmi senza voce e da viventi, per Helmut, perplessi, la cui vita è sconosciuta a noi e a se stessi” scrive Ettore Sottsass nella postfazione del volume che accompagna la mostra.
“72 ore e la maggior parte di questo tempo la mia macchina fotografica è stata puntata verso la notte romana e quando ho fotografato di giorno ho cercato di trasformare il giorno in notte. Le mie stampe erano cariche di neri e il filtro rosso non ha mai lasciato il mio obiettivo. Mi piace lavorare veloce assorbendo immagine dopo immagine. Negli anni ’60 e ’70 ha fatto molti viaggi a Roma: ero giovane allora. Avevo bisogno di poco sonno. Lavoravo giorno e notte fotografando le collezioni di Alta Moda..Era un periodo eccitante per un fotografo di moda ed io ero sotto l’influenza dei grandi maestri italiani, Antonioni e Fellini; da Antonioni ho preso le strade e gli edifici dei sobborghi romani, la luce, la fantastica qualità del bianco e nero da Fellini i paparazzi, le semplici spiagge di Ostia, la bruciante luce dei flash nel mezzo della notte...Ero ipnotizzato dal romanticismo di Roma e dall’esserne parte. Ricordo che nell’estate del ’71 il mio assistente mi disse, mentre stavamo facendo i bagagli per tornare a Parigi: “Helmut, sai quanto abbiamo dormito questa settimana? 26 ore!” (dal testo introduttivo di Helmut Newton al volume 72 ore a Roma) dal 12 maggio al 15 luglio 2006, “Shenker Culture Club”, Piazza di Spagna 66, Roma

0 Comments:

Post a Comment

Subscribe to Post Comments [Atom]

<< Home