Saturday, April 15, 2006

Par condicio

Torta di Pasqua al formaggio
Ricetta della tradizione umbra
deliziosa pizza lievitata da servire a fette con uova sode, salumi o frittate varie

Ingredienti
Farina - 1 kg
Pasta di pane già lievitata -100 g
Lievito di birra - 25 g
Parmigiano grattugiato - 200 g + Pecorino di Norcia o groviera - 100 g
Uova - 6 + Tuorli - 2
Strutto - 100 g + Olio extravergine d'oliva - 50 g + Burro - 100 g
Sale + Pepe
cottura: 75 minuti circa
Il vino: : Torgiano Rubesco (vino rosso umbro)

Mettere la farina in una grossa zuppiera e fare una cavità nel centro. Sciogliere la pasta di pane lievitata con una tazza di acqua tiepida e versarla nella cavità. Impastare il liquido solo con una piccola quantità di farina, sbattendo energicamente con una frusta o con la mano per qualche minuto. L'impasto deve essere molle. Coprirlo con un velo di farina e la zuppiera con un canovaccio. Mettere la zuppiera in un luogo caldo fino a quando il lievito avrà raddoppiato il suo volume. Nel frattempo mettere le uova intere, i rossi, lo strutto e il burro a pezzetti, l'olio e il parmigiano in una pentola; regolare di sale e pepe e sbattere il tutto con una frusta o una forchetta. Tagliare a dadini molto piccoli il pecorino o il groviera. Quando il lievito avrà raddoppiato il suo volume, stiepidire il composto a base di formaggio e grassi a bagno maria per qualche minuto. Attenzione a non farlo scaldare troppo! Dovreste poi aspettare per poter fare le operazioni successive e il gusto ne risentirebbe. Aggiungere il composto alla farina con il lievito e unire anche il lievito di birra sbriciolato e il pecorino. Amalgamare velocemente il tutto con le mani e trasferirlo sulla spianatoia infarinata. Lavorare l'impasto per circa 15 minuti ottenendo una massa elastica. Aggiungere farina, se necessario. Ungere uno o più stampi a bordi alti; porre la pasta nell'interno facendo attenzione che non superi la metà. Far lievitare l'impasto in un luogo caldo e lontano dalle correnti d'aria fino a quando non raggiunge il bordo.Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa un'ora o fino a quando la superficie non è ben dorata. Lasciarla raffreddare prima di toglierla dallo stampo. È molto buona fredda.

5 Comments:

At 12:23 PM , Blogger artemisia said...

Dunque: per il pecorino di Norcia qui ho dei problemini di reperibilità.
Poi: questo è il classico tipo di ricetta che non mi riuscirà mai, tutto ciò che richiede lievitazione rientra nella maledizione che grava su di me, è destinato a non lievitare.
Conclusione: siccome mi sembra una cosa buonissima, dovrò aspettare che me la prepari qualcuno di voi? :))

 
At 5:59 AM , Blogger Claudia said...

Arte: anch'io sono convinta che i lievitati non sono per me! ci sono gli spiritelli cattivi nel forno che inibiscono tutti i lieviti che io possa usare! però penso più lucidamente che sia un fatto di calore delle mani mentre impasti e di esercizio soprattutto!
però appena torni la commissiono alla panetteria, ok?

 
At 7:01 AM , Blogger PiB said...

La torta pasqualina....

 
At 9:14 AM , Blogger artemisia said...

Ah, ma è la torta pasqualina questa? Sì, figurati se mi riesce!
Mi sa che la fanno anche in Toscana, perlomeno in Maremma.

Mi piace sentire che non sono solo io ad avere la maledizione del lievito.

Benedetti i fornai...

 
At 4:26 AM , Blogger vesuvio said...

ma siete sicure di avere tutte le finestre kiuse mentre preparate l'impasto?? se la risposta e' positiva allora sara' un problema di preriscaldamento del forno o di distribuzione del calore.se anke questo paramentro e' sotto controllo allora dovete osservare le fasi lunari...influiscono in modo fondamentale sull'attivita' del lievito! della serie:cn un po' di fantasia, la scienza puo' spiegare ogni cosa!

 

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