ecco le parole che cercavo
"Jibril sta cuocendo le baghett. l'odore del suo pane arriva fin qui. e' buono...Jibril cuoce la pasta sulle pietre calde della brace notturna...fare il pane e' come nuotare, come allattare, come pregare. qualche volta mi sono svegliato in tempo per vedere jibril impastare il suo pane. si siede sui talloni, versa semola e farina. la farina si mescola alla semola come neve sulle pietre del deserto. e poi l'acqua. usa le mani anche per l'acqua. e impasta. lentamente, silenziosamente, fra la notte e l'aurora, muovemndo le man, solo le mani, tenendo i polsi ben saldi. un ritmo costante e piano come se facesse oscillare una culla...e' un prete Jibril, quando fa il pane. e' un imam che prega parlando cn Dio sul palmo delle sue mani. e' un santone che fa girare la ruota del Buddha. e' uno sciamano che fa tinnire le conchiglie della vita. e' una madre. la nostra madre."
da Il viaggiatore notturno di Maurizio Maggiani
6 Comments:
son sempre molto belli i libri di maggiani, l'ho scoperto con il coraggio del pettirosso dove si raccontava di alessandri d'egitto era la stessa tmosfera che mi raccontavano i miei nonni e mio padre che lì a lungo hanno vissuto
Vedi che il Fine Gesuita aveva scelto l'aggettivo giusto?? Evangelico!
patty ma tu praticamente hai letto tutto il leggibile!!!ora mi metti insoggezione perche' io di questo autore sto leggendo solo questo romanzo e l'ho scelto per caso....pero' so di avere in te una buona consigliera!!
clau, ma il fine gesuita in fondo ha sempre ragione???inizio a pensarci su!
ehm è che per me leggere è estraniarmi dalla fatica di vivere... è sognare... leggo praticamente da 45 anni, (ho fatto la primina e sono andata a scuola a 5 anni) perchè da quando ho messo a fuoco le lettere dell'alfabeto non ho più voluto che qualcuno leggesse per me, il suono della voce altrui mi distrae
io di lui
Io di Maggiani ho letto solo il coraggio del pettirosso. Da allora sono affascinata da Alessandria d'Egitto e quando ho letto quel commento da te, Zefirina, sulle donne della tua famiglia, me le sono subito immaginate ad Alessandria d'Egitto.
Vedi che ci avevo indovinato.
Leggere come estraniamento dalla fatica di vivere... condivido assolutamente, la lettura è sempre stata il mio mondo parallelo.
volete dire che io fatico poco??io la lettura la vivo a saltelli. a tratti sono sempre parte di un libro, giorno, notte, mentre veglio e mentre dormo. in altri momenti dell'anno invece stento a finire un romanzo anche se molto avvincente. nn so perche' ma mi capita da tanti anni ormai. devo analizzarmi!?!
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