Monday, June 12, 2006

L'ambulatorio dei pediatri di strada

lo so che sto diventando molto di "parte" nei miei interessi e negli interventi ma mi fa piacere dividere questa notizia realta' esperienza cn voi.
La Onlus Camici & Pigiami ha progettato un ambulatorio pediatrico dotato di gabinetto odontoiatrico, sistemato di fronte alla parrocchia di San Siro nel centro storico di Genova e localizzato su livello stradale, in modo da essere prontamente visibile al passante. Il locale è stato ristrutturato grazie al volontariato ed alla disponibilità di fondi derivati dai diritti d'autore del libro Pigiami e Camici, è operativo dal febbraio 2002. Dotato di un ambulatorio pediatrico e di un gabinetto odontoiatrico, ha assistito da quella data ad oggi 1464 bambini, tutti privi di permesso di soggiorno. Sono operativi 7 pediatri, 3 odontoiatri e 11 volontari, animatori, per l'archiviazione e l'accoglienza, la pulizia dei locali e dei servizi igienici e l'animazione nella piccola sala d'attesa attrezzata con angolo gioco per bambini. L'attività specialistica è prestata a titolo gratuito.
I responsabili dei servizi pediatrici sono i dottori Paolo Cornaglia Ferrari e Marcello Semprini, pediatra di base. Paolo Cornaglia Ferraris, medico ematologo e pediatra, ha fondato e dirige a Genova l'ambulatorio pediatrico, laico e gratuito, gestito dalla Onlus Camici & Pigiami. Direttore scientifico della "Fondazione Maruzza L.D'O.", per la quale coordina scuola e attività educative dedicate alle cure pediatriche di fine vita, è editorialista del quotidiano "La Repubblica". Fra i suoi libri: "Camici e pigiami" 1999, "Il buon medico" 2002, "Malati di spreco" 2004, "Pediatri di strada" 2006.
Nel suo nuovo libro Paolo Cornaglia Ferraris racconta la storia dei pediatri di strada che è iniziata dopo aver sollevato la serranda cigolante d'una bottega dismessa, in un vicolo di Genova. L'esperienza è cresciuta con le storie d’immigrati e clandestini, madri e bambini, medici e volontari, e con i vissuti di scelte razionali ed emotive che sono entrate e uscite da quella bottega, diventata l'ambulatorio di riferimento per i piccoli immigrati di Genova. L'immigrazione è sempre stato lo strumento più facile per la lotta alla povertà e quindi i motivi che spingono a lasciare il proprio paese sono dovuti a fattori soprattutto economici... Se un mal d'orecchio o un mal di denti non sono essenziali né urgenti che devono fare? Pagare i farmaci e tenersi il male o aspettare che si aggravi in modo tale da diventare "essenziale". Quanto si può curare con un po' di pastiglie diventa, allora curabile con costi maggiori, come maggiori sono i costi che derivano dal far circolare i bambini con la tubercolosi tra autobus e scuola (ne abbiamo diagnosticati tre) eccetera. Dunque meno si previene e peggio si cura quando le malattie sono prevenibili e curabili, e maggiori sono i costi per curarli in futuro...
Quanto "l'intelligenza emotiva" potrebbe e dovrebbe servire al sapere e alla pratica medica?
Il tema è quello dell'interculturalità. Se una mamma nigeriana crede nel vodoo e pensa che una lesione della pelle del bimbo rappresenti un segno di qualcuno che ha lanciato il malocchio, cosa deve fare il pediatra, che invece vede in quella lesione solo una infezione da igiene carente? Dare la pomata o somministrare l'antibiotico non è sufficiente; bisogna capire e comunicare. Lo stesso accade quando arriva una madre islamica: bisogna imparare che guardarla dritto negli occhi ha un significato sessuale, per cui offende il marito, se presente, che non porterà più il bimbo in ambulatorio. Molte sono le cose pratiche da imparare per costruire un rapporto fiduciario che davvero tuteli la salute fisica e mentale del bambino che ci viene affidato. Chi le ignora, e non può che accadere, rischia. Chi non ha voglia di confrontarsi con una pediatria diversa, perché diverso sta diventando il contesto in cui lavora, non capisce o non vuol capire che la richiesta di professionalità che gli viene lanciata lo sfida ad affrontare nuovi orizzonti. I pediatri devono imparare ad intuire, capire, intendere, il che costituisce parte rilevante della intelligenza emotivo cognitiva, secondo quanto è possibile verificare in un qualunque testo di psicologia.
POTETE VEDERE LE IMMAGINI CLICCANDO SU
www.pensiero.it/ images/clip_image002.jpg e www.camiciepigiami.org

3 Comments:

At 2:48 AM , Blogger bobo said...

visitami
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At 8:39 AM , Blogger Claudia said...

L'ambulatorio è sicuramente molto positivo come attivitá, però non ho capito una cosa, che forse non sará proprio nella fonte della tua notizia:
un minore in Italia o ha la tutela dei genitori - se immigrati a norma o è un "minore sotto tutela" fino al compimento del 18esimo anno e questo garantisce loro l'assistenza sanitaria - non solo il pronto soccorso che è garantito a OGNI persona in Italia.
che poi in Italia non si faccia Molta prevenzione, se non l'obbligo del casco e della cintura è vero, Anto, Arte, no?

 
At 11:54 AM , Blogger Claudia said...

Anto, però io penso che i problemi siano anche più ampi. Ovvero che si potrebbe dare una lettura sociologica più ampia. Qual'è lo stile di vita imperante oggi? sedentario, sia per lavoro che per divertimento (giochi al pc, alla playstation, televisione...) non si consumano calorie, che invece sono introdotte in abbondanza grazie anche a questo culto imperante per la gastronomia. Muoversi a piedi o con gli autobus è qualcosa da ecologisti, squattrinati o minorenni. E poi farmaci per l'ipertensione, il colesterolo, il diabete. Tutte o per lo più malattie del benessere. E le industrie farmaceutiche dettano legge. Oltre a tutti gli antibiotici che mangiamo insieme alla carne, i prodotti da banco sono sempre più numerosi. ed ora anche i bambini sono parte del mercato medicinale. Dovrebbero dirci invece: il tuo corpo è una cosa meravigliosa! non trattarlo come una macchina o una capanna fragile, perchè può molto di più di quanto tu possa immaginare.
e non fare accertamenti per il tumore al pancreas, che è molto raro e poco curabile, ma gli esami sono costosissimi! lotta per avere l'acqua corrente potabile e non comprare quella porcheria imputridita nella plastica. Informati di più sulle certificazioni alimentari, sugli Ogm, esigi etichette trasparenti, informati sulle leggi sui livelli di metalli pesanti, di pesticidi, di antiparassitari sulla frutta; valuta in maniera critica l'iper-medicalizzazione che cercano di farti incorporare, eccetera ecetera eccetera

 

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