Intermezzo vegetale III e Ultimo
Ecco il pesco. Nella confusione botanica tipica di questo giardino, ma nell'affetto che gli volevamo, anche se non faceva pesche.
L'aveva piantato la tata, che era ancora un seme e si è levato alla gloria delle cattedre universitarie essendo entrato in un erbario.
Così scoprimmo che era un po' malato, ma - come potete vedere - ha anche una forte determinazione all'autoguarigione.
Sullo sfondo, il nopal.
8 Comments:
Ho provato tante volte a far crescere un pesco da me, ma finora niente...
Non faceva pesche perchè era malato?
Non produceva pesche perchè era pigro e si godeva la vita
..e regalava fiori alle api!
così è molto poetico, Pib, più banalmente direi che il terreno era un po' troppo sabbioso e noi non lo innaffiavamo a sufficienza quando era il momento. Di concimare poi non ne parliamo!
Però andava bene anche così.
se questo fine settomana mi avvicino alla villa prometto di fare qualche foto e proporvi i miei ricordi a riguardo...intanto quella pianta dietro al pesco qui da noi si chiama fico d'india, anche se nn so perche', quindi io continuero' a chiamarla cosi'!!!!!!!!!
senti, io c'ho pensato: India perchè viene dalle Americhe, ovvero le indie occidentali. Fico penso perchè il frutto dentro è rosso e fuori un po' spinoso. Ma botanicamente sono lontani come il pallino e le piume dei vari indiani!
dato che hai iniziato tu, posso dire che la mia paletta di origine perugina aveva messo 3 pale nuove e 2 tunas - che però non crescono - ed ora sta mettendo altre CINQUE palette! a settembre metto su anch'io il BBQ!
CAMPIONI DEL MONDO!
tetracampioni!!!!!
Un Grosso abbraccio a tutti!
e specialmente a tutti gli italiani emigrati in Germania, per i quali mi avrebbe fatto veramente male se non avessimo vinto!
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