Ripenso il tuo sorriso
qui in Italia si è alzato un gran polverone (come al solito secondo me per coprire molte altre cose serie) circa la poesia di Montale data alla maturità e via i giornali con citazioni, foto, interviste, omofobia e caccia al colpevole di turno (che sarà punito, l'hanno promesso). secondo me troppe chiacchiere, ho preferito tornare ai versi e lasciar parlare loro.
"Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma..."